mercoledì 22 giugno 2011

L' Odissea

Ed eccoci arrivati alla partenza per Aruba, Caraibi. Tutto inizia il sabato sera. L'aereo partiva da Milano Linate alle 8 del mattino, quindi per caricare gli extra bagagli era necessario essere in aeroporto già alle 5.30-6 del mattino. Considerando poi che dovevamo scaricare l'attrezzatura dal furgone e parcheggiare ci siamo messi d'accordo con Cucchi che ci saremmo visti alle 5 in aeroporto. Si può quindi capire facilmente come io non abbia dormito assolutamente visto che da casa mia a Linate ci vogliono 2 ore. Comunque fino al check-in fila tutto liscio ma al momento del controllo dei passaporti si accorgono che Andrea non aveva fatto l'ESTA(il visto che ora è obbligatorio per i voli verso gli USA). Così Andrea corre a farlo in biglietteria mentre io faccio il check-in alle sacche che per fortuna fila liscio. Arrivati a Madrid per il primo scalo andiamo dall'altra parte dell'aeroporto per prendere il secondo volo, quello per Miami. Arrivati al Gate però sorge un piccolo problemino: ci controllano di nuovo i passaporti e i visti e notano che quello di Andrea non è elettronico e pertanto lo bloccano impedendogli di partire. Allora sconcertati corriamo al desk Iberia (operatore del primo volo) per cercare una soluzione ma il tempo stringe e non gli è possibile partire in quanto lo obbligano a rinnovare il passaporto. Lascio quindi Andrea in aeroporto a Madrid senza sapere se partirà o meno e salgo sull'aereo dove trovo Greta Benvenuti con il suo ragazzo Paolo.

Ma non è finita qui!! Arrivati sopra la Florida ci informano che a Miami c'è un brutto temporale e che atterreremo momentaneamente in un aeroporto più a nord. Atterriamo così a Orlando prima e a Miami dopo, perdendo in tutto 4 ore di tempo e quindi la coincidenza con il volo di Aruba. Arrivati a Miami dobbiamo quindi fare il cambio di biglietto ma il check in è chiuso perchè ormai è mezzanotte e mezza e quindi siamo costretti con Greta e Paolo a trascorrere la notte in aeroporto con le sacche con 10° perchè agli americani piace morire di freddo per l'aria condizionata. Al mattino andiamo al banco per fare il check in alle sacche ma non riusciamo a far capire a nessuno che abbiamo già pagato fino ad Aruba perchè la ricevuta dei bagagli ce l'aveva Andrea e quindi alla fine dopo 4 ore di tentativi e aver fatto i km dentro a quell'aeroporto desisto e pago nuovamente l'extrabagaglio dopo aver sentito via skype il responsabile American Airlines che mi consiglia di pagare e poi chieder loro il rimborso al mio rientro. Finalmente prendiamo il volo per Aruba e alle 3 siamo in casa.... ma la sorpresa è che Andrea era già li!!!! Si perchè con dei rigiri che solo lui sa, riesce a farsi convertire il biglietto e finisce a Parigi, poi Amsterdam e poi con un volo diretto arriva prima di noi ad Aruba.....

Immagino che abbiate ora capito perchè ho scritto che è stata un “Odissea”!!!

Domani per fortuna iniziamo con le gare!

Bye bye

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